Abbiamo incontrato suor Maria Marrone
Sabato 19 giugno nella cornice bucolica de La Ferté ad Asti, il consiglio direttivo di Wecare ha incontrato Suor Maria Marrone, missionaria comboniana che da 10 anni è la responsabile di un progetto della Diocesi di Lira a favore di bambini orfani affetti da HIV, che prevede l’accesso all’istruzione primaria. Il Covid ha colpito duramente l’Uganda, che ha avuto lunghi periodi di lockdown, durante i quali tutte le scuole erano chiuse e molte attività economiche bloccate, come anche i trasporti. Questa situazione ha prostrato ulteriormente le famiglie povere, che vivono in contesti rurali, privandole quasi totalmente di mezzi di sostentamento. Così il servizio di suor Maria è mutato e sono diventate fondamentali le visite ai villaggi, dove si tocca con mano la realtà in cui vivono i bambini beneficiari del suo progetto. Scabbia, fame, disperazione: come si può portare un po’ di speranza e di aiuto al tempo del covid? È così che abbiamo per mesi sostenuto suor Maria, affinché potesse donare un po’ di animali da cortile alle tante famiglie (ricordate le caprette e i maialini di Wecare?!), ma anche perché potesse offrire ad alcuni adolescenti la possibilità di apprendere un lavoro artigianale (meccanico, falegname, sarto, parrucchiera, barbiere…) e rendersi così autonomi economicamente, avendo anche la possibilità di aiutare la famiglia. Il costo di una borsa lavoro per un anno di apprendimento presso un artigiano è di 500€. Vista la buona riuscita dei primi 7 ragazzi e ragazze sponsorizzate da Wecare, abbiamo deciso di donare altre 10 borse di studio. Se qualcuno volesse contribuire e permettere ad altri ragazzi di imparare un mestiere, sarà il bevenuto.
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