Bastano 50 euro per donare una capra, ci date una mano?
“Il giovane cammina più veloce dell’anziano, ma l’anziano conosce la strada.”
A marzo, al principio della pandemia covid-19, l’Uganda ha subito chiuso le scuole e così il nostro pensiero è volato ai ragazzi delle borse di studio. Benedeta, Dephine, Racheal, Solomon, Moses, Gerald, Sarah, Okello, Patricia, Sharon, Elizabeth, Opio, Isabella, Noreen, David: come sarebbe stata la loro vita di giovani adolescenti, senza scuola? Cosa sarebbe loro successo? Come avrebbero impiegato le loro giornate?
All’inizio, siccome la frequentazione della scuola significa anche avere i pasti garantiti tutto l’anno, abbiamo pensato di distribuire alcune borse di viveri e di beni di prima necessità per l’igiene, come il sapone. Ogni 15 giorni, ogni studente riceveva questo aiuto per sé e per i suoi cari.
Poi ci siamo resi conto che questo non poteva bastare, volevamo dare un segno di vicinanza, ma anche – come è nel nostro stile – uno stimolo perché i ragazzi possano credere sempre, anche nei momenti di grande difficoltà, di poter essere utili per qualcun altro. Così, ispirandoci ad un vecchio progetto della Caritas di Lira, abbiamo pensato di acquistare 15 capre e di distribuirle ai nostri studenti.
I ragazzi vivono tutti in contesti rurali, dove la capra è una ricchezza, un vero capitale di riserva per i periodi difficili. Ogni capra può partorire due capretti all’anno, che diventano merce di scambio nei momenti di difficoltà economica, consentendo ad intere famiglie di mantenere il loro equilibrio. Abbiamo fatto firmare ai nostri studenti un contratto con cui diventano i guardiani della loro capra e possono beneficiare del latte e di altri derivati, ma soprattutto si impegnano a consegnare un capretto a dicembre, affinchè Wecare possa regalarli a suor Maria Marrone, come aiuto per i suoi orfani sieropositivi. L’altro capretto sarà loro, potranno rivenderlo o allevarlo.
La loro gioia è stata grande, il nostro entusiasmo ha fatto sì che la voce si spargesse anche qui in Italia: abbiamo ricevuto donazioni per l’acquisto di altre 6 capre. Così ci siamo interrogati su a chi fosse più giusto donare questi animali. Ad alcuni dei nostri ragazzi, estraendo a sorte? Ad un fattore affinchè le moltiplicasse? Ai nostri amici missionari?
Alla fine abbiamo pensato che fosse giusto, ancora una volta, rivolgerci alle fasce più deboli della società. Ci siamo guardati intorno e abbiamo scelto 6 NONNE VEDOVE. Una capra garantisce latte e vitamine ai nipotini, aiuta queste famiglie numerose a superare i mesi secchi ed essendo animali molto resistenti sono praticamente un’assicurazione in tempi difficili.
Volete donare anche voi una capra, aiutandoci ad aumentare la capacità economica delle vedove e soprattutto a ridurre il tasso di malnutrizione degli orfani in Nord Uganda?
Bastano 50 euro per donare una capra, ci date una mano?
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